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Sognavo scarpette di vernice e  vestine ricamate.
Corse fra i campi e tiri al pallone.
Poi sei nato tu, il mio bambino speciale.
Ho smesso di sognare ed ho cominciato ad amare.


Questa poesia la ha scritta Daniela Sias, che abita a Varese. L’autrice non è ricca e famosa. O forse lo è, non lo sappiamo e non ci interessa. Questa poesia, "il mio bambino speciale", ha vinto l’apposita sezione del concorso letterario “Nati per Vincere?” 2011. Ha vinto perché in pochissime intense parole ha saputo esprimere il sentimento di chi ha un figlio che è nato svantaggiato. Un figlio che non potrà ballare, non potrà giocare a calcio, non potrà mai essere il figlio sognato dai genitori. Per tanti aspetti potrà solo, ogni giorno a confronto i figli degli altri, non essere. Il ragazzo stesso si confronterà, crescendo, con i suoi coetanei e ogni giorno aggiungerà una crocetta su: anche questo non lo posso fare.
Fin quando arriverà il momento che i genitori diranno: “mio figlio è” e il ragazzo riempirà di crocette le caselle di “questo lo posso fare”
 

Non è vero che i ragazzi sono e devono essere considerati tutti uguali. Sono e devono essere considerati tutti diversi. Con alcuni puoi amare di più, più a lungo.
Alcuni ti fanno arrivare all’apice della sofferenza e alcuni –spesso gli stessi - all’apice dell’amore.
Ti faranno raggiungere l’essenza dell’esistere. Perché ogni momento della vita è terrore o estasi, paura o felicità. Mai grigiore, mai mediocrità. L’indifferenza è la non esistenza.


Chi convive con la disabilità porta all’estremo due sentimenti. Ti senti la persona più sfortunata del mondo e un attimo dopo quella più felice.
 

“Nati per Vincere?” vuole tenere per se la parte triste e raccontare al mondo che la disabilità esiste in tutti noi e che se la sai riconoscere può portarti all’apice della felicità.



"IL TESORO NASCOSTO"
La Direzione Didattica "3° Circolo"
L'Istituto Comprensivo "Carpi Zona Nord"

Gran finale per la seconda edizione di:
"NATI PER VINCERE?"
Disabilità e Tempo Libero

Testimonianze straordinarie e le premiazioni dei concorsi letterario e di pittura


Sì, crediamo nell'arcobaleno.
Luigi Lamma - direttore settimanale "Notizie" di Carpi e conduttore del convegno

Luigi Lamma C'è stato chi è arrivato da Roma e da Salerno per una semplice menzione e ha ringraziato perché tanta strada è stata ripagata da una mattinata stupenda, c'è stato chi ha vinto e ha donato l'importo del premio all'associazione Il Tesoro nascosto, c'è stato chi, Luciana Tosi, dopo aver letto la sua bella poesia in dialetto "A somm tutt divers", ha voluto aggiungere "che giornata speciale mi avete fatto vivere"… E si potrebbe continuare a lungo per ognuno dei Cleofe Filippi numerosi partecipanti alla manifestazione finale della seconda edizione di "Nati per vincere?" il concorso promosso da Il Tesoro nascosto, Direzione didattica 3° circolo e Istituto comprensivo Carpi Nord. Rita Fabrizio Emozioni, messaggi forti, testimonianze coraggiose, performance artistiche sono stati gli ingredienti di questa finestra sulla disabilità che la città di Carpi ha aperto, sabato 30 aprile all'auditorium della biblioteca Loria, quasi come preludio al grande evento del Festival delle Abilità differenti. Subito ad evidenziare l'attenzione delle istituzioni ecco i saluti dell'assessore alle politiche scolastiche Cleofe Filippi ricordare che anche nella scuola le differenze sono una grande ricchezza, gli fatto eco la dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale Rita Fabrizio Alberto Bellelli con Maria ricordando come il territorio della provincia di Modena sia particolarmente virtuoso nel settore dell'integrazione don Massimo Dotti potendo contare su diversi progetti che vedono coinvolte tutte le istituzioni. Dall'assessore Alberto Bellelli il plauso per l'iniziativa e una giusta definizione di vittoria: esserci, lottare per una vita degna e per il bene della comunità. Infine il vicario generale della Diocesi di Carpi, don Massimo Dotti con un puntuale riferimento biblico ha ricordato che a scandire il passo del popolo eletto erano gli anziani, le donne incinte, le persone più deboli. I promotori dell'iniziativa hanno illustrato alcuni dettagli di questa Nelson Bova fortunata seconda edizione del premio letterario e artistico: oltre 400 elaborati giunti per la metà da tutta Italia. E' quanto hanno sottolineato Attilio Desiderio Nelson Bova, presidente de Il Tesoro nascosto e Attilio Desiderio, dirigente del 3° Circolo didattico mentre per il Comprensivo Carpi Nord, in sostituzione del preside Vito Pecoraro, indisposto, è intervenuto Giuseppe Bellodi, docente delle Focherini, che ha accompagnato due classi particolarmente coinvolte nel progetto "Nati per vincere?" attraverso specifiche attività didattiche. Dopo l'introduzione istituzionale ecco che il passo tutt'altro che incerto della mattinata hanno cominciato a farlo loro, Giuseppe Bellodi Laura Boerci persone davvero speciali che hanno raccontato come si può vivere in pienezza la realtà anche se diversi e con qualche difficoltà. D'altra parte come poter dire che manca qualcosa nella vita di Laura Boerci, che scrive libri e opere teatrali, che si sente in questo modo libera di far tutto, nonostante sia impossibilitata a muovere mani e piedi, che racconta della bella amicizia con un ragazzo cieco, della sua volontà di esprimersi anche nella pittura dipingendo con la bocca. Se nell'arte è possibile liberare ogni energia a Laura non è bastato e ha pensato di rendersi utile anche mettendosi a servizio della sua Fulvio De Nigris città svolgendo l'incarico di assessore comunale. C'è chi con la disabilità ci convive fin dalla nascita mentre per altri è un fatto acquisito come hanno testimoniato Marco e Riccardo, amici di Luca con Giovanna Grosso usciti dal coma e da uno stato vegetativo dopo un incidente stradale grazie all'aiuto della "Casa dei Risvegli" di Bologna. C'era Fulvio De Nigris, personalità molto nota ultimamente apparsa più volte in televisione nei dibattiti sul fine vita, a descrivere il lavoro dell'associazione "Amici di Luca" accanto alle famiglie sostenendo una struttura d'eccellenza e promuovendo diverse iniziative per favorire il recupero psico-fisico dei giovani che escono dal coma. Insieme a lui Giovanna Grosso che dirige l'attività teatrale che coinvolge circa una ventina di giovani e adulti seguiti scià scià Erica Govi dall'associazione. Da De Nigris l'appello a sostenere la campagna "30 ore per la vita" che quest'anno promuove l'attenzione alle emergenze con lo slogan "8 minuti per salvare una vita" in riferimento al tempo necessario per evitare gli effetti devastanti di un arresto cardiaco. Poi le ripetute esibizioni al pianoforte di Erica Govi, prima titubante ed emozionata, poi disinvolta nell'esprimere Anna Mantovani figlia Annalisa le sue abilità musicali sia come solista sia nel gruppo Scià Scià della Cooperativa Nazareno che ha presentato in anteprima un brano che verrà eseguito nell'ambito dell'Ouverture del Festival delle Abilità differenti sabato 7 maggio a Modena. Annalisa Matovani Guidati dal direttore Enrico i giovani della Scià Scià hanno utilizzato anche tecnologie innovative come il SoundBeam in armonia con gli strumenti tradizionali creando un effetto e delle armonie suggestive. In un crescendo di attenzione ecco sul palco due mamme Annalisa e Maria a raccontare di loro e dei loro figli. La prima affetta da una malattia cronica e degenerativa ha raccontato come è riuscita ad accettare la realtà trovando il vero e il buono anche nel dolore e come con questo spirito ha affrontato anche, qualche anno dopo, una grave forma Claudio Imprudente patologica della figlia. Maria invece ha descritto quanto sia positivo per i genitori e per i figli disabili il servizio Tempoliberabile, uno spazio pomeridiano dove i ragazzi possono socializzare e trascorrere una parte del tempo libero seguiti da educatori preparati. Il finale con Claudio Imprudente è tutto da gustare, per una conferma chiedere ai ragazzi che con gli occhi pieni di stupore hanno dialogato con un signore che parlava loro tramite una tabella con le lettere dell'alfabeto. E ha detto loro di credere agli arcobaleni.


Claudio Imprudente
Claudio Imprudente Il valore dell'integrazione scolastica

Davvero speciale il dialogo tra Claudio Imprudente, giornalista e scrittore, prossimo a ricevere la Laurea Honoris Causa in Scienza della Comunicazione, e i ragazzi, anche se da abile comunicatore ha premesso che quando ci si fa capire dai bambini si parla anche agli adulti. Ecco la domanda chiave: perché è bello l'arcobaleno? Facile rispondere per i bambini: ci sono i colori, tutti diversi. Claudia Zanola A cosa serve allora l'arcobaleno: ci annuncia che arriva il sole e il sereno dopo il temporale. In sintesi il messaggio è già servito: la diversità è bella perché non fa niente di particolare ma rende il contesto più affascinante. La diversità educa e rende i contesti più interessanti. A cominciare dalla scuola dove questo percorso è iniziato oltre trent'anni fa con la legge che ha previsto l'integrazione dei disabili insieme ai ragazzi normodotati. Una legge che ha provocato un cambiamento culturale nei docenti e negli alunni rendendo il contesto scolastico più colorato, più interessante e più accogliente. Speriamo che non si torni indietro, ma io credo negli arcobaleni.

Silvia Angeli I vincitori del concorso
Romano Pelloni I presidenti delle due giurie del concorso Romano Pelloni per la sezione pittura e Barbara Rosselli per le sezioni racconto e poesia hanno presentato i vincitori e i segnalati come finalisti. La distribuzione territoriale delle 413 opere ha visto autori per il 26% di Carpi, per il 15% di Modena e provincia, e per il restante 59% dal resto d'Italia.
Nati Per Vincere? fronte
Gli elaborati sono stati raccolti nel volume "Nati per vincere?" edito dalle edizioni Jar per iniziativa di Claudia Zanola e Enrico Destro che erano presenti alla premiazione.

Fotografie di Sergio Caliendo


il video                                                                             le foto del convegno

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