Sabato 28 gennaio 2023
Oggi prende il via il Progetto “Ognuno Vale”, con la prima apertura del deposito custodito gratuito per biciclette “Ciclobox”, attività centrale in questo progetto cofinanziato dall’Ufficio di Piano delle Terre d’Argine. Il Progetto “Ognuno Vale” realizzato dalle associazioni: “il tesoro nascosto”, Adifa, Fiab e Porta Aperta – Recuperandia, in collaborazione con la Fondazione Progetto per la Vita, si pone l’obbiettivo di offrire occasioni di socializzazione e valorizzazione di persone fragili o disabili che assieme ad operatori e volontari, animeranno le varie attività.
Il deposito “CicloBox” si trova all’ingresso dei giardini tra il Municipio e il Teatro, lo spazio è concesso con il Patrocinio del Comune di Carpi .
Il servizio di custodia sarà attivo nelle mattine di giovedì e sabato con il supporto di educatori o volontari dell’associazione Il Tesoro Nascosto; le altre associazioni coinvolte nel progetto contribuiranno con l’apporto di specifiche attività come Fiab (Federazione Italiana Ambiente e Bici) e Recuperandia che organizzeranno attività di Ciclofficina o con la fornitura di materiali per rendere accogliente il parcheggio “Ciclobox”. Inoltre ci sarà lo scaffale del BookCrossing con angolo di lettura nel giardino adiacente, la promozione di APPunto Carpi, App di segnalazioni e proposte sulla rete di mobilità di Carpi, con particolare attenzione all’individuazione delle barriere architettoniche, azioni di sensibilizzazione sulla mobilità dei pedoni e delle persone con difficoltà motorie.
Il progetto “Ognuno Vale” prevede anche “Ciclobox in trasferta”, possibilità di sorveglianza di velocipedi in altre sedi in occasione di eventi temporanei.
Il Progetto “Ognuno Vale” comprende anche i laboratori per soggetti fragili presso il Centro di Riuso e Recupero per la creazione e riparazione di oggetti con materiali di recupero.
All’inaugurazione sono presenti oltre ai “gestori” e agli operatori e volontari, l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Carpi, Tamara Calzolari e i rappresentanti delle associazioni promotrici.
Il presidente de’ “il tesoro nascosto”, Claudio Notardonato , nel presentare l’iniziativa ha sottolineato come questa vuole creare occasioni di relazione per i ragazzi e confermare la loro capacità di avere un’utilità sociale, un ruolo. Spesso questi giovani restano in casa, o in un centro: grazie al nuovo servizio potranno percepire l’utilità del loro compito e ottenere un riconoscimento sociale a conferma del fatto che non sono totalmente ‘inutili’, come purtroppo talvolta alcuni pensano. Il servizio è totalmente gratuito: “Non chiediamo firme, né soldi”. Ma un sorriso cordiale, un grazie, un ciao, un arrivederci. Un momento di socializzazione, la cosa più gratuita e di reciproco conforto, perché quando ci si avvicina a queste persone ‘diverse’, si trova un’umanità non ‘minorata’, che forse rende più evidente quanto ciascuno più che ‘diverso’ sia ‘unico’ e quanto i nostri limiti, quando riconosciuti, siano spesso il punto su cui far leva per migliorarsi.
Riportiamo alcune dichiarazioni di autorità e organizzatori:
Tamara Calzolari, assessore alle Politiche sociali
“Questo deposito ha per noi ha una doppia valenza. Dare un servizio alla città, favorendo la mobilità sostenibile ed inclusiva perché chi viene qui consegna la propria bicicletta sapendo di lasciarla in un posto sicuro e magari è più invogliato ad usare le due ruote rispetto alla macchina. E, soprattutto, il fatto che gli utenti e i ragazzi con disabilità possano trovare un momento d’interscambio e di socialità”.
Massimo Melegari, responsabile di Recuperandia
“Come Centro di Recuperandia dell’associazione Porta Aperta, abbiamo aderito volentieri al progetto per tre motivi. Innanzitutto per le biciclette stesse, in quanto noi abbiamo un laboratorio di ciclofficina, per sistemare le bici che sono donate a Recuperandia ma anche per fare attività con i ragazzi e le persone fragili, in collaborazione con il Centro Salute Mentale e il SerT (Servizio per le tossicodipendenze), per reintegrarle e coinvolgerle da un punto di vista sociale e di relazione. Mettiamo a disposizione la nostra conoscenza in questo campo il giovedì mattina, con piccoli servizi per risistemare la bicicletta. Il secondo motivo è quello dell’ambiente, per la tutela del quale noi siamo nati, al fine di una maggiore salvaguardia del Creato. L’uso della bicicletta è sicuramente da preferire rispetto ad altri mezzi di locomozione che prevedono invece combustibili inquinanti. Infine, e soprattutto, la valorizzazione delle persone fragili che operano da noi come volontari oppure inviate dai Servizi sociali e che svolgono la loro attività innanzitutto con lo scopo di recuperare una capacità relazionale e per favorire la socializzazione. Alcuni di loro verranno a fare servizio al ‘Ciclobox’ e non vedevano l’ora di partire!”.
Cesare Tommasini, Fiab Modena sezione di Carpi
“Qui al ‘Ciclobox’ facciamo alcune attività di ciclofficina che consiste nel consentire a ciascuno di mettere le mani sulla bicicletta per piccoli interventi di riparazione, fornendo loro il nostro aiuto. Abbiamo già collaborato con questi ragazzi in occasione della pre inaugurazione del parco Santa Croce e della White Run, è una gioia stare con loro, lo facciamo soprattutto per stare in compagnia, all’aperto. In entrambe le occasioni è stato un successo: le persone ci hanno lasciato le loro biciclette, i ragazzi sono stati bravi, nel momento in cui viene consegnata la due ruote viene lasciato un tagliando per poterla poi ritirare”.
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